Non parlerò del Mossad e degli attentati con i pager o cercapersone.
Nemmeno del prestito che la UE ha concesso all’Ucraina per 35 miliardi. E nemmeno dei bilanci in rosso della Santa Sede (ma un prestito a Papa Francesco no?).
Ci tornerò su questi argomenti, e su tanti altri, nei prossimi giorni.
Oggi voglio commentare una notizia che non ha riscosso un grande attenzione sui media nazionali, presi ancora dalle vicende di corna e quindi di sesso nei palazzi ministeriali romani.
L’amico Bill Gates, il fondatore del famoso software a finestre, donde il celebre Windows, ha affittato, diciamo così, un reattore nucleare di Three Mile Island.
E per farci cosa esattamente? Fornire energia al data center di Microsoft.
L’accordo tra il gruppo Constellation e i padroni dei reattori, si presume il Governo americano o una agenzia federale a ciò deputata.
Finora, l’impianto nucleare di Three Mile Island era tristemente famoso per l’incidente al reattore 1.
Correva l’anno 1979 e il mondo (occidentale) fu scosso dalla paura delle conseguenze dell’incidente, vale a dire la perdita di materiale radioattivo e cominciarono, o ripresero di intensità, le proteste contro il nucleare.
Nucleare? No grazie, era lo slogan che andava di moda in quegli anni in Italia, e le conseguenze furono immediate anche in casa nostra.
Referendum nel 1987 e chiusura degli impianti dislocati nel Belpaese.

Torniamo alla Pennsylvania, a Bill e a Microsoft.
Tutto ha bisogno di energia per funzionare. Anche i cellulari, i cercapersone, i computer, i frigoriferi, le automobili elettriche, le tv, i climatizzatori, e potremmo stare qui per ore e giorni a a proseguire nella noiosa elencazione.
Bene: anche il cosiddetto e anzi finto mondo immateriale, ossia digitale, ossia virtuale, ha bisogno di energia per funzionare.
Di virtuale non c’è nulla, se non la nostra immaginazione.
Ci sono le reti, i cavi, i pc, i data center, i cloud, i satelliti, i telefoni cellulari, diciamo impropriamente tutto l’hardware, che sostanzialmente da bisogno di una quantità sterminata di energia per funzionare.
Sappiamo bene che è quasi tutto in mano agli americani, con qualche tentativo di smarcamento o di isolamento autarchico perseguito da russi e cinesi.
E dove si prende tutta questa energia?
Evidentemente Bill è preoccupato non che i combustibili fossili possano finire dall’oggi al domani.
Ma che qualcuno possa tagliare l’approvvigionamento.
E allora il famoso filantropo Bill, l’amico del pianeta e il padre putativo della informatica su larga scala, si è messo in proprio.
Riapre o fa riaprire il reattore.
D’altro canto, non è che poteva affidarsi alle rinnovabili.
“E quando avrebbe affittato?“, come si dice a Roma.

Quindi, non gli è rimasto che virare sul nucleare.
Pulito, sicuro, illimitato.
Sarà questa l’occasione buona per tornare a parlare anche in Italia di come alimentare la nostra industria, le nostre case, le nostre auto negli anni a venire.
Il nucleare, che abbiamo alle porte, cioè in Francia, che sta espandendo la produzione con i cosiddetti mini reattori, può essere l’energia che risolverà ad esempio anche i problemi legati all’inquinamento, al surriscaldamento globale del pianeta e ci porrà al riparo da tragedie immani come quelle che si vivono, ormai ogni anno in Italia, devastata da alluvioni, tempeste tropicali, grandinate, frane, siccità, mareggiate e chi più ne ha più ne metta?
Attendo i vostri commenti.
Per finire, auguri a Sofia Loren, la bella italiana di sempre, che compie 90 anni.
[…] Le batterie al litio non possono esplodere. A dicembre bonus 100 Euro per i dipendenti. Il vecchio e saggio Bill (Gates) si fa un proprio “gruppo di continuità”: riaccende i … Semplificazione IMU – Addio alle 248.832 aliquote Chi mi sta cercando? il Mossad! 7 […]