Garanzie Pubbliche alle Imprese: una Bomba a Orologeria

Alla Giornata Mondiale del Risparmio, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha fatto il suo ingresso con una rivelazione degna di un thriller: le garanzie pubbliche, che abbiamo dispensato a piene mani, potrebbero far esplodere i conti pubblici come un vecchio petardo di Capodanno!

A quanto pare, questo esercito di garanzie – messo in campo per aiutare le imprese durante il Covid-19 – si è accumulato fino a diventare una potenziale bomba da ben 292 miliardi di euro. E sì, quella cifra non è un refuso.

Garanzie pubbliche: Il Debito è a Dieta?

Immaginate la scena: le banche che, durante il Covid, si sono godute un’abbondanza di garanzie come un buffet “all you can eat.” E perché no? Con i soldi dello Stato dietro, chi non mollerebbe sulla valutazione dei criteri di credito? Ora, Giorgetti invita alla cautela, come un genitore che deve frenare i figli dal riempire il carrello di caramelle. Dice: “Facciamo un po’ di selezione, per favore!” Perché, diciamocelo, continuare così è un po’ come mettere le bolle di sapone sotto al materasso sperando che diventino cuscini.

Garanzie Pubbliche: Beneficio o Bomba a Scoppio Ritardato?

Le garanzie hanno dato una bella spinta alle imprese, certo, ma secondo Giorgetti è ora di smettere di viziare le banche con il credito facile e reintrodurre il caro, vecchio merito creditizio. In altre parole: “Banche, fate il vostro lavoro e smettete di scommettere i soldi pubblici come se foste in un casinò a Las Vegas!” Perché, altrimenti, rischiamo di ritrovarci con un Superbonus 2.0 – questa volta per i debiti delle imprese.

garanzie pubbliche

Revisore di Stato: Il Grande Fratello delle Imprese?

E poi, ecco la chicca: la proposta di mettere un revisore di Stato in ogni azienda che riceve più di 100.000 euro di sostegni pubblici. Sembra quasi un reality show: Il Revisore di Stato, con i funzionari del MEF che vigilano sui bilanci aziendali come allenatori inflessibili. Certo, l’idea ha destato qualche perplessità (e non poche risate) tra chi teme un’invasione di burocrati nelle imprese. Più che uno scudo contro le sofferenze creditizie, sembra una versione statale della tata severa che ti controlla se hai fatto i compiti.

Proteggere il Risparmio con un’Armatura di Ferro

E come ciliegina sulla torta, Giorgetti ha fatto notare che, se continuiamo a guardare i conti correnti dei cittadini come se fossero il Bancomat della nazione, finiremo nei guai. Troppa gente, secondo lui, immagina che quei soldi siano come cash sotto il materasso, pronti da mettere in gioco per far ripartire l’economia. E invece no! Quei risparmi devono rimanere lì, fermi e tranquilli, senza nessuno che cerchi di trasformarli in un improbabile “capitale paziente.”

garanzie pubbliche

Conclusione: Un Aplauso a Giorgetti… e Ora?

In sintesi, il nostro Ministro è riuscito a fare un bel discorso sulla gestione responsabile del debito pubblico. Ora però servono azioni tangibili, non solo parole di buon senso. Bravo Giorgetti, ci hai fatto riflettere, ma ora non vediamo l’ora di vedere come affronterai questa “spada di Damocle” che pende sulla nostra economia.

E sì, facciamo il tifo per un risparmio sano e salvo – lontano da esplosioni di debito e dall’invadenza dei revisori statali.

di Alessandro Angelone

Svolgo la professione di Dottore Commercialista e di Revisore Contabile. Mi interessa molto la materia della Finanza Pubblica. Sono appassionato di tecnologia. Sempre pronto al confronto!

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *