Il fenomeno dei cosiddetti “furbetti della Naspi” è da tempo sotto l’attenzione delle istituzioni. Per arginare gli abusi, il governo ha introdotto una nuova norma nella legge di bilancio 2025 che, insieme al disegno di legge lavoro, pone ulteriori barriere a questa pratica dannosa.
Cosa Sono i “Furbetti della Naspi”?
La Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità di disoccupazione riconosciuta ai lavoratori subordinati che hanno perso il lavoro involontariamente. Tuttavia, in molti casi, alcuni dipendenti si ingegnano per accedere al sussidio anche quando non ne hanno diritto.
Un esempio classico? Farsi licenziare anziché dimettersi volontariamente, spingendo l’azienda al licenziamento per ottenere l’indennità.

La Nuova Normativa: Cosa Cambia dal 2025 per la NASPI?
Con un emendamento ad hoc, dal 1° gennaio 2025 entreranno in vigore regole più stringenti:
- I lavoratori che hanno dato dimissioni volontarie da un contratto a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti avranno diritto alla Naspi solo se avranno accumulato almeno 13 settimane di contributi nel nuovo impiego perso.
- Questa norma mira a evitare che chi si licenzia volontariamente da un precedente lavoro possa “forzare” il sistema con nuovi escamotage. Il caso classico è quello di attivare un rapporto di lavoro a termine con un nuovo datore di lavoro, anche solo per una settimana, per ottenere, alla fine di questo rapporto a termine, la NASPI, interdetta dalla dimissioni del precedente rapporto.
La Lotta Contro l’Assenza Ingiustificata
Accanto a questa misura, l’articolo 19 del ddl lavoro prevede un altro meccanismo:
- Se un dipendente si assenta in modo ingiustificato per 16 giorni consecutivi, il rapporto di lavoro sarà considerato risolto per volontà del lavoratore.
- Al 17° giorno, il licenziamento diventa di fatto volontario, impedendo al lavoratore l’accesso alla Naspi e sollevando il datore di lavoro dal pagamento della penale (contributo di disoccupazione).
Questa misura colpisce direttamente chi si assenta di proposito per essere licenziato disciplinarmente e ottenere il sussidio.

Perché Questa Stretta è Necessaria?
Le imprese denunciano da anni che alcuni lavoratori ricorrono sistematicamente a questi trucchi:
- Farsi licenziare per ottenere l’indennità Naspi.
- Operare successivamente in nero o trasferirsi all’estero per un nuovo impiego.
Oltre al danno economico per l’Inps, l’azienda deve versare un contributo di licenziamento che può arrivare fino a 2.000 euro. La nuova norma, quindi, tutela sia le casse pubbliche sia le imprese.
Conclusione: L’Impatto della Nuova Norma sulla NASPI
Grazie a queste misure, il governo mira a contrastare gli abusi della Naspi e ridurre i contenziosi legati a licenziamenti forzati. I “furbetti seriali” dovranno affrontare barriere più alte per accedere all’indennità, soprattutto se si sono dimessi volontariamente nei mesi precedenti.