Terzo settore: riforma fiscale definitiva in arrivo dal 2026

Il Terzo Settore italiano sta per affrontare una svolta epocale. Dopo anni di incertezze normative e procedure di infrazione da parte dell’Unione Europea, grazie alla comfort letter della DG Competition della Commissione Ue, si prepara il varo delle nuove misure fiscali Terzo Settore, che entreranno in vigore a partire dal 2026. Finalmente, le organizzazioni non profit avranno un quadro fiscale stabile, pienamente compatibile con la disciplina europea sugli aiuti di Stato.

📚 Decorrenza delle nuove norme fiscali

Il primo aspetto da chiarire riguarda la decorrenza. Secondo quanto previsto dall’articolo 104, comma 2, del Codice del Terzo Settore (CTS), l’entrata in vigore era subordinata all’autorizzazione Ue. Con la nuova comfort letter, questo vincolo è superato.

La decorrenza delle nuove norme dovrebbe essere fissata al 1° gennaio 2026, oppure dal periodo d’imposta successivo a quello in corso. Questo approccio risolverebbe anche il problema degli enti con esercizio a cavallo d’anno, come gli enti di formazione o le associazioni sportive. Per gli ETS che seguono l’anno solare, l’applicazione scatterebbe automaticamente dal 1° gennaio 2026.

⚖️ Criteri di commercialità: una rivoluzione

Un altro cambiamento rilevante introdotto dalle nuove misure fiscali Terzo Settore riguarda la qualificazione fiscale degli enti. L’articolo 79 del CTS abbandona il vecchio sistema qualitativo del TUIR, basato sulla presunzione di commercialità, introducendo invece un parametro oggettivo: il rapporto tra costi e ricavi.

Le attività di interesse generale saranno considerate non commerciali se svolte in sostanziale pareggio o con un avanzo di gestione inferiore al 6% per non più di tre esercizi consecutivi. Una novità assoluta che riconosce la natura peculiare del Terzo Settore, focalizzata non sul profitto ma sul valore sociale generato.

Inoltre, per stabilire la qualificazione fiscale dell’ente si utilizzerà il criterio della prevalenza delle entrate non commerciali, includendo anche i proventi figurativi di attività gratuite o sottocosto.

🧹 Quali disposizioni verranno archiviate?

Il nuovo regime comporterà la sostituzione di diverse agevolazioni storiche:

  • Per le Organizzazioni di volontariato (Odv), verrà meno l’articolo 8 della legge 266/1991.
  • Verrà sostituito il regime forfettario previsto dalla legge 398/1991, applicabile in futuro solo agli enti sportivi non iscritti al RUNTS.
  • Per le Onlus, con il venir meno del Dlgs 460/1997, l’anagrafe specifica sarà chiusa dal 1° gennaio 2026. Le Onlus dovranno iscriversi al RUNTS entro il 31 marzo 2025 per non perdere continuità fiscale.

Queste modifiche avranno un impatto sostanziale sulle modalità operative degli enti, imponendo una revisione profonda delle pratiche amministrative e fiscali adottate finora.

terzo settore

🏛️ Impatti sulle agevolazioni fiscali

Anche l’agevolazione dell’Ires dimezzata (12%) prevista dall’articolo 6 del DPR 600/1973 sarà abolita per gli ETS. Tuttavia, per le Odv, le Aps e gli enti filantropici, continuerà a valere l’esenzione totale Ires sui redditi immobiliari, a condizione che gli immobili non siano gestiti in modo imprenditoriale e che i proventi siano destinati ad attività non commerciali.

Per gli altri enti, invece, le rendite immobiliari seguiranno il regime ordinario, senza ulteriori sconti fiscali.

🛤️ Verso un nuovo modello di sostenibilità

La riforma fiscale del Terzo Settore si configura come una transizione necessaria verso una maggiore trasparenza e sostenibilità economica. Le nuove regole premieranno la gestione virtuosa, disincentivando pratiche distorsive e favorendo chi opera davvero nell’interesse collettivo.

La sfida, adesso, sarà quella di prepararsi al cambiamento: aggiornare le procedure interne, formare il personale amministrativo e avviare una revisione strategica dei modelli di sostenibilità economica. Solo così il Terzo Settore potrà cogliere appieno l’opportunità offerta da questa riforma epocale.

di Alessandro Angelone

Svolgo la professione di Dottore Commercialista e di Revisore Contabile. Mi interessa molto la materia della Finanza Pubblica. Sono appassionato di tecnologia. Sempre pronto al confronto!

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