Obbligo di Registrazione per Proprietari di Affitti Brevi
Il nuovo regolamento sugli affitti brevi introduce l’obbligo di registrazione per tutti i titolari di strutture alberghiere ed extralberghiere, inclusi i locatori di unità immobiliari ad uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche. Questo cambiamento mira a creare una banca dati nazionale che registri tutte le offerte turistiche, migliorando la trasparenza e il controllo nel settore.
Sanzioni in Caso di Omessa Registrazione
I proprietari che omettono di iscriversi alla banca dati nazionale rischiano sanzioni fino a 8.000 euro. Allo stesso modo, chi pubblicizza una struttura senza il Codice Identificativo Nazionale (CIN) può incorrere in oneri che variano da 800 a 8.000 euro. È importante che i proprietari e gli host rispettino le nuove norme per evitare tali penalità e mantenere la propria attività in regola.
La Banca Dati delle Strutture Ricettive
Il CIN sarà gestito attraverso una piattaforma centralizzata, la BDSR, sviluppata dal Ministero del Turismo in collaborazione con le regioni. Gli operatori possono richiedere il codice accedendo al sito http://bdsr.ministeroturismo.gov.it tramite SPID o CIE. Tuttavia, l’implementazione di questo nuovo sistema comporta sfide tecniche legate all’interoperabilità dei sistemi regionali.
La Corte dei Conti ha anche avvertito che a partire dall’anno di imposta 2020, l’Agenzia delle Entrate comincerà controlli per intercettare le omissioni nella dichiarazione dei proventi derivanti dagli affitti brevi.
In conclusione, il nuovo regolamento rappresenta un passo cruciale verso una maggiore regolamentazione del settore. I proprietari e gli host devono adeguarsi alle nuove norme entro il 1° novembre 2024 per evitare sanzioni e contribuire a un sistema più trasparente